Guardo il foglio bianco da mesi ed è come guardare dentro me stessa “il vuoto”
Una vita ricca d’impegni, famiglia, lavoro, preoccupazioni, qualche risata, più che altro è un tirare a sera.
Mi rendo conto che è venuto il momento di darsi una bella scrollata. Come ho fatto ad arrivare fino a qui… così?
Ultimamente nulla è andato come doveva andare, affetti importanti che se ne sono andati e altri che hanno preferito “andare”
Ci ho pianto, mi sono disperata, ho fatto di tutto per darmi motivazioni, non ci ho dormito la notte, per poi arrivare a capire che non ne valeva la pena perderci il sonno, mentre loro hanno continuato a dormire sonni beati.
L’essere troppo sentimentale mi ha sempre penalizzata, ho sempre cercato di vedere tutto rosa anche quando era fin troppo chiaro che era tutto di un grigiore pazzesco, ma io ho sempre portato avanti le mie idee con il cuore.
Purtroppo il cuore non sempre ha la meglio.
Amiche che ti vomitano addosso le loro frustrazioni facendoti credere che sono le tue, che tristezza, che povertà.
Un tempo il senso di colpa mi avrebbe divorato, oggi, il vuoto.
Il vuoto, perché le persone avare di cuore e animo si meritano solo quello, il mio vuoto.
E ad oggi mi ritrovo qui con la mia tisana, alle 5 del mattino (un’altra notte rubata) a domandarmi come risollevarmi, come ripartire.
Come chiudere dietro a quella porta tutto quel bagaglio di tristezza, delusione, rabbia e lacrime che mi hanno accompagnata in questi mesi. Me li sono sempre portati con me, pensando che il mio sorriso e la mia solarità li avrebbero sconfitti, che se ne sarebbero andati a gambe levate.
E invece no, sono stati tenaci e sono ancora qui.
Questo è solo una parte del mio “new work in progress”